10 novembre 2014

un angelo dai baffi d'argento




Mi sembra strano pensare di tornare e non trovarti lì, seduto accanto alla tua signora, 
mano nella mano a recitar preghiere. Lei soprattutto.
Mi sembra strano pensare di venirti a cercare nell’orto o da qualche parte intorno casa mentre ti prendi cura dei tuoi animali, senza trovarti.
Mi sembra strano pensare di non poter più sentirti dire  che se tornassi indietro gireresti il mondo.
Mi sembra anche strano non poter più ascoltare le tue storie.
Ma io me le ricordo tutte.
Mi ricordo di come mi facevi cucu da dietro la bottiglia da piccolina,
Di come mi hai insegnato a mangiare i fagiolini, risucchiandoli come spaghetti
Di quanto amassi volare lassù sopra le nuvole…
andar per mare invece no,
del resto l’acqua non t’è mai piaciuta, molto meglio un bicchiere di vino.
Mi ricordo dei tuoi ricordi della guerra, che dovevano di sicuro essere in bianco e nero, ma tu li trasmettevi a colori.
Del tè con gli inglesi, e del tuo desiderio di capire la loro lingua.

Che gran bel viaggio ti sei fatto!

Nonno Neno,
Gli occhi blu, i capelli ricci e i baffi d’argento.
Il sorriso, sempre.
Che quel giorno mi tenevi tra le braccia, io con la bocca piena di sangue e mi dicevi “non è niente”.
Mi dicono di avere  i tuoi occhi, i tuoi capelli, e …no i baffi no!
Ho anche quella cicatrice ancora in bocca
Ma ora mi piace averla perchè mi ha riempito le labbra di rosso, e il cuore di te.
Ah! e se impari a dire: "I love you" gli angeli li conquisti tutti!

Ciao nonno