"Mei vacanties" e sono felice come un bambino.
Mei vacanties: vacanze di maggio. E' bello anche il nome.
Sono le loro vacanze, dei bambini, quelle di primavera,
due lunghe settimane senza scuola.
Per me è una migrazione.
E' sempre come fare un viaggio al contrario, rientrare, per poi ripartire;
tornare alla mia terra, ai miei colori, ai profumi e ai suoni...
come fanno loro, gli uccelli quando tornano al caldo.
Come loro ritrovo tutto: il nido, le cose lasciate qualche mese fa,
ricordi quasi persi che tornano vivi in un attimo.
Rivivo il profondo silenzio delle notti, il loro buio fitto,
il risveglio al canto degli uccelli e il sole in faccia.
Torno per sentirmi di nuovo figlia, oltre che mamma,
per camminare fuori anche in mutande,
per bere il caffè buono
e rivedere le facce che ho lasciato,
e magari anche qualcuna nuova, magari.
Quel volo da qui a lì mi emoziona ancora,
e lassù nel cielo mi preparo sempre:
lascio andare le cose che non voglio,
seleziono solo i pensieri migliori, quelli lontani, inarrivabili,
quelli che sono solo un attimo, quelli che non riesco a trattenere
che mi fanno perdere l'equilibrio ...
e mi fanno stare bene.
Bene, ultima settimana prima delle nostre amate "Mei vacanties"
che noi abbiamo abilmente unito a quelle pasquali,
per rendere l' attimo un po' più lungo.
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