Silenzio, finalmente.
Il profumo di caffè in casa e il rumore del vento.
Nessuno che chiami "mamma", o "zia", e neanche il mio nome.
C'è il disordine amico dei tanti appunti lasciati sparsi sulla tastiera,
tutte idee da riodinare, da mettere in fila sul calendario e farle diventare qualcosa:
un gioco, un progetto, un abito, un giardino.
Il 2014 arriva pieno di promesse, delle stelle, certo
(la cui luce io seguo con profonda gratitudine),
ed è il momento di darsi da fare per assolverle.
Noi siamo partiti con una passeggiata al Museumpark,
i piedi sui ciottoli,
le luci della città al di là delle trame nere degli alberi.
Buon 2014 a tutti.